CONNECT
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“Everything connects... people, ideas, objects... the quality of the connections is the Key to quality per Se.” -Charles Eames- |
Cosa significa "Design delle Connessioni"
- Manuela Mazzanti -
Il design non può essere settoriale. Nel momento in cui si fa design, cioè si progettano "nuovi significati" per il mercato, non si può trascendere dalla relazione fra le cose e le esperienze. Il design vive di contaminazioni. Quando guardiamo il mondo con occhi nuovi riusciamo a individuare nuovi rapporti tra gli oggetti - gli oggetti e l'ambiente - e contesti diversi. Questo è il design delle connessioni. E’ grazie a una coscienza unificata che gli oggetti, o meglio la percezione di essi, acquista nuovo significato
Il design di nutre di ricerca
Fare ricerca significa “afferrare” il contesto globale che lega tutte le componenti. I nostri sensi, ad esempio, sono sistemi indipendenti, eppure percepiscono l’unità. Allo stesso modo, avere un approccio diversificato, approfondire e vivere contesti differenti fra loro, apparentemente separati, diventa lo strumento essenziale per sapere trovare e ri-conoscere i collegamenti. Il design rappresenta l'unità, quale risultato di questo processo associativo. Il Design è sintesi
La ricerca si nutre di curiosità
Progettare diventa uno stile di vita. Significa essere in un costante stato di curiosità.
Essere curiosi porta a farsi delle domande, sempre. Esolorare, osservare e ascoltare. Gli stimoli arrivano dal mercato, dai trend, ma anche dall'arte, dalla natura, dalla musica, la storia, dalle persone e gli incontri. Ovunque gli occhi si possano posare, le orecchie ascoltare e i pensieri confrontarsi, qui si genera il potenziale per un processo creativo
Il pensiero intuitivo
E' grazie a un tipo di pensiero creativo, intuitivo, che segue una modalità associativa, che si riesce a ricontestualizzare un'esperienza percettiva in un nuovo "ambiente" vitale. Il designer gioca con i confini e li supera
Design delle connessioni e design delle relazioni
Il designer deve essere un professionista del dialogo. Così come è proteso ad esplorare la comunicazione fra gli elementi della realtà che lo circonda, creando “connessioni” fra di essi, allo stesso modo non può prescindere dall’inseguire una modalità collaborativa e di interazione con le Aziende con cui lavora.
Citando Achille Castiglioni, "Il design si fa in due"; una relazione profonda con l’imprenditore-cliente, fatta di condivisione di visioni e di competenze, di esperienze, tecnologie, permette di realizzare un progetto sartoriale. Il design diventa "tailor-made"
Mai smettere di giocare, anche quando si fa sul serio!
Mai prendersi troppo seriamente. “Progettare è un gioco” - Bruno Munari.
Si può riconoscere una “incoscienza cosciente” nell’approccio creativo, una tensione alla semplificazione della complessità, un approfondimento di concetti
per liberarsi dei preconcetti. Il designer può trasformare l’esperienza professionale in un processo di insegnamento/apprendimento continuo
Cosa significa "Design delle Connessioni"
- Manuela Mazzanti -
Il design non può essere settoriale. Nel momento in cui si fa design, cioè si progettano "nuovi significati" per il mercato, non si può trascendere dalla relazione fra le cose e le esperienze. Il design vive di contaminazioni. Quando guardiamo il mondo con occhi nuovi riusciamo a individuare nuovi rapporti tra gli oggetti - gli oggetti e l'ambiente - e contesti diversi. Questo è il design delle connessioni. E’ grazie a una coscienza unificata che gli oggetti, o meglio la percezione di essi, acquista nuovo significato
Il design di nutre di ricerca
Fare ricerca significa “afferrare” il contesto globale che lega tutte le componenti. I nostri sensi, ad esempio, sono sistemi indipendenti, eppure percepiscono l’unità. Allo stesso modo, avere un approccio diversificato, approfondire e vivere contesti differenti fra loro, apparentemente separati, diventa lo strumento essenziale per sapere trovare e ri-conoscere i collegamenti. Il design rappresenta l'unità, quale risultato di questo processo associativo. Il Design è sintesi
La ricerca si nutre di curiosità
Progettare diventa uno stile di vita. Significa essere in un costante stato di curiosità.
Essere curiosi porta a farsi delle domande, sempre. Esolorare, osservare e ascoltare. Gli stimoli arrivano dal mercato, dai trend, ma anche dall'arte, dalla natura, dalla musica, la storia, dalle persone e gli incontri. Ovunque gli occhi si possano posare, le orecchie ascoltare e i pensieri confrontarsi, qui si genera il potenziale per un processo creativo
Il pensiero intuitivo
E' grazie a un tipo di pensiero creativo, intuitivo, che segue una modalità associativa, che si riesce a ricontestualizzare un'esperienza percettiva in un nuovo "ambiente" vitale. Il designer gioca con i confini e li supera
Design delle connessioni e design delle relazioni
Il designer deve essere un professionista del dialogo. Così come è proteso ad esplorare la comunicazione fra gli elementi della realtà che lo circonda, creando “connessioni” fra di essi, allo stesso modo non può prescindere dall’inseguire una modalità collaborativa e di interazione con le Aziende con cui lavora.
Citando Achille Castiglioni, "Il design si fa in due"; una relazione profonda con l’imprenditore-cliente, fatta di condivisione di visioni e di competenze, di esperienze, tecnologie, permette di realizzare un progetto sartoriale. Il design diventa "tailor-made"
Mai smettere di giocare, anche quando si fa sul serio!
Mai prendersi troppo seriamente. “Progettare è un gioco” - Bruno Munari.
Si può riconoscere una “incoscienza cosciente” nell’approccio creativo, una tensione alla semplificazione della complessità, un approfondimento di concetti
per liberarsi dei preconcetti. Il designer può trasformare l’esperienza professionale in un processo di insegnamento/apprendimento continuo
- Manuela Mazzanti -
Il design non può essere settoriale. Nel momento in cui si fa design, cioè si progettano "nuovi significati" per il mercato, non si può trascendere dalla relazione fra le cose e le esperienze. Il design vive di contaminazioni. Quando guardiamo il mondo con occhi nuovi riusciamo a individuare nuovi rapporti tra gli oggetti - gli oggetti e l'ambiente - e contesti diversi. Questo è il design delle connessioni. E’ grazie a una coscienza unificata che gli oggetti, o meglio la percezione di essi, acquista nuovo significato
Il design di nutre di ricerca
Fare ricerca significa “afferrare” il contesto globale che lega tutte le componenti. I nostri sensi, ad esempio, sono sistemi indipendenti, eppure percepiscono l’unità. Allo stesso modo, avere un approccio diversificato, approfondire e vivere contesti differenti fra loro, apparentemente separati, diventa lo strumento essenziale per sapere trovare e ri-conoscere i collegamenti. Il design rappresenta l'unità, quale risultato di questo processo associativo. Il Design è sintesi
La ricerca si nutre di curiosità
Progettare diventa uno stile di vita. Significa essere in un costante stato di curiosità.
Essere curiosi porta a farsi delle domande, sempre. Esolorare, osservare e ascoltare. Gli stimoli arrivano dal mercato, dai trend, ma anche dall'arte, dalla natura, dalla musica, la storia, dalle persone e gli incontri. Ovunque gli occhi si possano posare, le orecchie ascoltare e i pensieri confrontarsi, qui si genera il potenziale per un processo creativo
Il pensiero intuitivo
E' grazie a un tipo di pensiero creativo, intuitivo, che segue una modalità associativa, che si riesce a ricontestualizzare un'esperienza percettiva in un nuovo "ambiente" vitale. Il designer gioca con i confini e li supera
Design delle connessioni e design delle relazioni
Il designer deve essere un professionista del dialogo. Così come è proteso ad esplorare la comunicazione fra gli elementi della realtà che lo circonda, creando “connessioni” fra di essi, allo stesso modo non può prescindere dall’inseguire una modalità collaborativa e di interazione con le Aziende con cui lavora.
Citando Achille Castiglioni, "Il design si fa in due"; una relazione profonda con l’imprenditore-cliente, fatta di condivisione di visioni e di competenze, di esperienze, tecnologie, permette di realizzare un progetto sartoriale. Il design diventa "tailor-made"
Mai smettere di giocare, anche quando si fa sul serio!
Mai prendersi troppo seriamente. “Progettare è un gioco” - Bruno Munari.
Si può riconoscere una “incoscienza cosciente” nell’approccio creativo, una tensione alla semplificazione della complessità, un approfondimento di concetti
per liberarsi dei preconcetti. Il designer può trasformare l’esperienza professionale in un processo di insegnamento/apprendimento continuo
Cosa significa "Design delle Connessioni"
- Manuela Mazzanti -
Il design non può essere settoriale. Nel momento in cui si fa design, cioè si progettano "nuovi significati" per il mercato, non si può trascendere dalla relazione fra le cose e le esperienze. Il design vive di contaminazioni. Quando guardiamo il mondo con occhi nuovi riusciamo a individuare nuovi rapporti tra gli oggetti - gli oggetti e l'ambiente - e contesti diversi. Questo è il design delle connessioni. E’ grazie a una coscienza unificata che gli oggetti, o meglio la percezione di essi, acquista nuovo significato
Il design di nutre di ricerca
Fare ricerca significa “afferrare” il contesto globale che lega tutte le componenti. I nostri sensi, ad esempio, sono sistemi indipendenti, eppure percepiscono l’unità. Allo stesso modo, avere un approccio diversificato, approfondire e vivere contesti differenti fra loro, apparentemente separati, diventa lo strumento essenziale per sapere trovare e ri-conoscere i collegamenti. Il design rappresenta l'unità, quale risultato di questo processo associativo. Il Design è sintesi
La ricerca si nutre di curiosità
Progettare diventa uno stile di vita. Significa essere in un costante stato di curiosità.
Essere curiosi porta a farsi delle domande, sempre. Esolorare, osservare e ascoltare. Gli stimoli arrivano dal mercato, dai trend, ma anche dall'arte, dalla natura, dalla musica, la storia, dalle persone e gli incontri. Ovunque gli occhi si possano posare, le orecchie ascoltare e i pensieri confrontarsi, qui si genera il potenziale per un processo creativo
Il pensiero intuitivo
E' grazie a un tipo di pensiero creativo, intuitivo, che segue una modalità associativa, che si riesce a ricontestualizzare un'esperienza percettiva in un nuovo "ambiente" vitale. Il designer gioca con i confini e li supera
Design delle connessioni e design delle relazioni
Il designer deve essere un professionista del dialogo. Così come è proteso ad esplorare la comunicazione fra gli elementi della realtà che lo circonda, creando “connessioni” fra di essi, allo stesso modo non può prescindere dall’inseguire una modalità collaborativa e di interazione con le Aziende con cui lavora.
Citando Achille Castiglioni, "Il design si fa in due"; una relazione profonda con l’imprenditore-cliente, fatta di condivisione di visioni e di competenze, di esperienze, tecnologie, permette di realizzare un progetto sartoriale. Il design diventa "tailor-made"
Mai smettere di giocare, anche quando si fa sul serio!
Mai prendersi troppo seriamente. “Progettare è un gioco” - Bruno Munari.
Si può riconoscere una “incoscienza cosciente” nell’approccio creativo, una tensione alla semplificazione della complessità, un approfondimento di concetti
per liberarsi dei preconcetti. Il designer può trasformare l’esperienza professionale in un processo di insegnamento/apprendimento continuo
DESIGN APPROACH
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