Nasce la prima edizione di "BienNoLo", la biennale d’arte contemporanea di NoLo, il distretto multietnico della creatività a Milano. “A Nord di piazzale Loreto”, con un toponimo che ricorda il newyorchese SoHo, il distretto ha puntato negli ultimi anni su un tono decisamente cool, accogliendo anche numerosi eventi durante la settimana del Salone del Mobile. L'evento artistico, Ideato da Carlo Vanoni, che ne è anche curatore insieme a ArtCityLab e Matteo Bergamini, ospita dal 17 al 26 maggio nei suggestivi spazi dell’ex Laboratorio Panettoni Giovanni Cova le opere di 37 artisti selezionati. «Opere transitorie in luoghi transitori, lavori effimeri nella loro essenza e nella materia che li compone e che si inseriscono in uno spazio espositivo che ne diventa elemento strutturale; opere che non potrebbero esistere altrimenti, in altro tempo, in altro luogo, in altra dimensione» Il primo esperimento di Biennale d'arte a Milano si svolge in uno spazio espositivo urbano, un ex capannone industriale e non un museo, per presentare opere che vivono illuminate dal giorno e oscurate dalla notte, facendole diventare parte integrante del luogo. Questo approccio è interessante e ci riporta all'evoluzione dell'arte "ambientale", nata con la volontà di combattere il “sistema dell'arte”, eliminando l'oggetto artistico in sé e, più in generale, la mercificazione dell'opera d'arte, per giungere poi con gli anni a una "istituzionalizzazione" e legittimazione artistica di installazioni, eventi site-specific, happenings... La nascita di nuovi centri espositivi con caratteristiche molto differenti rispetto ai convenzionali musei risale agli anni '60 e '70 e mette in risalto l’esistenza di una relazione tra l’oggetto artistico e lo spazio circostante. L'ambiente diventa elemento che entra a far parte del processo artistico e di conseguenza, anche dell'allestimento dell’opera. Il critico Germano Celant afferma che tra l'opera e il contesto vi sia uno scambio reciproco: «l'arte crea uno spazio ambientale, nella stessa misura in cui l'ambiente crea l'arte» E' già dalle prime Avanguardie del '900 che si fa riferimento al superamento della concezione di autonomia dell'opera d'arte rispetto al contesto in cui viene collocata. La prima intuizione circa questa relazione di reciproca sopravvivenza arte e ambiente si può attribuire agli artisti futuristi e alla loro idea di "arte totale", capace di prevaricare i confini, abbracciando ogni aspetto della vita. Il Costruttivismo e il Suprematismo svilupparono ulteriormente il concetto, pensando all'arte come strumento di trasformazione del contesto sociale, facendola così uscire dagli ambienti dell'élite culturale. Nel 1920, El Lissitzky, una delle figure principali dell'avanguardia russa, comprese pienamente la capacità di poter andare oltre alla singola dimensione dell’opera, per integrarla all’ambiente, facendola essere allo stesso tempo contenuto e contenitore. Riuscì così a coniugare, a mettere in connessione, in un risultato organico e innovativo, diverse discipline come l'architettura, la scultura e la pittura. Concepì poi l'idea, ripresa molti anni dopo negli Stati uniti diventando la pietra miliare della Installation Art, della partecipazione attiva del pubblico in un'opera d'arte. Un altro artista che successivamente lavorò sull’idea di "installazione" e sulla costruzione di "ambienti" fu Marcel Duchamp; nel "Ready-Made" è insita la relazione semantica fra oggetto estetico e il luogo in cui è esposto. Jackson Pollock influenzò l’arte ambientale da un punto di vista performativo (Action Painting), mentre la ricerca di Lucio Fontana si connotò da un punto di vista sensoriale e architettonico; si superò il limite della ricezione contemplativa dell'opera e, al contrario, questa cominciò a includere un'attiva partecipazione totale dei sensi, seppur in forma molto semplice. Fu Allan Kaprow - pittore americano, assemblagist e fra i fondatori del "Happening" nei tardi anni '50 e '60 - il primo artista a definire teoricamente le caratteristiche degli environment: il coinvolgimento degli spettatori e gli interventi a livello ambientale non sono che la diretta conseguenza della fusione di arte e vita. Un artista che fece della modalità espositiva delle opere d’arte una parte determinante della sua ricerca artistica fu Donald Judd (anni '40 -'60). I suoi oggetti, apparentemente autonomi, non possono essere percepiti senza considerare il rapporto con lo spazio che occupano e influenzano. Il riutilizzo di edifici fu uno dei temi centrali della sua produzione. Judd Acquistò nei primi anni,'70 vari immobili nella piccola cittadina americana di Marfa nel Texas, finanziato anche dalla Dia Art Foundation di New York (organizzazione no profit, fondata nel 1974 con il compito di sovvenzionare, valorizzare e proteggere progetti nel campo dell'arte contemporanea) tra cui alcuni strutture della vecchia base americana di Fort D.A. Russel, da anni chiusa e abbandonata. Dopo averli parzialmente restaurati, il progetto "Marfa" divenne la sede della Fondazione Chinati, un centro espositivo immerso un'area di natura incontaminata ed estraneo al circuito delle gallerie, un "museo per artisti" nato con l'intento di esposizioni permanenti. Le opere erano qui illuminate solo da luce naturale; le pareti degli Hangar venivano abbattute per fare spazio a file di finestre a tutta altezza, creando una forte illusione di compenetrazione tra la natura esterna e le opere interne. Da sperduto paese del profondo sud, quasi al confine con il Messico, Marfa ebbe la possibilità di vivere una seconda vita grazie alla Fondazione Chinati, che ogni anno continua ad attirare migliaia di visitatori in questo irraggiungibile angolo di mondo. Il progetto di questo artista è la dimostrazione di come l’arte possa rivitalizzare un edificio e un paese intero, attirando le persone a viverlo nuovamente a rimanerne ispirati. Le nostre città, e non solo i grandi agglomerati urbani, sono ricche di un patrimonio che aspetta solo di essere valorizzato, e di avere nuova storia. L'approccio di BienNoLo è interessante e da seguire; un evento "locale", di quartiere, capace di attivare connessioni, attivare spazi abbandonati e rigenerarli, per farne cultura. Come questa manifestazione, temporanea, ci sono altri esempi validi di Rigenerazione Urbana in Italia che hanno saputo dare nuova identità a spazi che erano ormai diventati "invisibili". L'augurio che possiamo farci è che le amministrazioni locali o le iniziative private siano sempre più orientati ad azioni di recupero e riqualificazione di patrimoni edilizi esistenti finalizzate ad un miglioramento della qualità culturale e artistica della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e di partecipazione. Dovrebbe diventare sempre più una priorità intervenire in modo creativo nella trasformazione dei "vuoti" urbani. Sarebbe opportuno considerare sempre con maggiore consapevolezza la rigenerazione urbana come metodo per fare Innovazione incentivando il potenziamento delle connessioni fra persone, fra oggetti e ambiente, e fra persone e ambiente. Manuela Mazzanti - Designer/Creative Director BienNoLo 2019
"#Eptacaidecafobia” La biennale d’arte contemporanea di NoLo Da un’idea di Carlo Vanoni A cura di ArtCityLab, Matteo Bergamini e Carlo Vanoni Dal 17 al 26 maggio 2019 Artisti: 2501, Mario Airò, Stefano Arienti, Elizabeth Aro, Francesco Bertelé, Stefano Boccalini, Marco Ceroni, T-yong Chung, Laura Cionci, Vittorio Corsini, Carlo Dell’Acqua, Premiata Ditta, Serena Fineschi, Giovanni Gaggia, Giuseppina Giordano, Riccardo Gusmaroli, Massimo Kaufmann, Sergio Limonta, Loredana Longo, Iva Lulashi, Francesca Marconi, Margherita Morgantin, Alessandro Nassiri Tabibzadeh, Adrian Paci, Federica Perazzoli, Matteo Pizzolante, Alfredo Rapetti Mogol, Sara Rossi, Alessandro Simonini, Ivana Spinelli, The Cool Couple, Eugenio Tibaldi, Luisa Turuani, Massimo Uberti, Vedovamazzei, Bea Viinamaki e Italo Zuffi. Ex Laboratorio Panettoni Giovanni Cova Via Popoli Uniti 11, Milano (MM1 Rovereto) Opening: 17 maggio 2019, dalle 12.00 alle 20.00 Orari: da tutti i giorni, dalle 12.00 alle 20.00. Sabato 18 maggio: dalle 14.00 alle 20.00 (concerto Piano City Milano: dalle 11.00 alle 13.00) www.biennolo.org, [email protected]
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Manuela Mazzanti
Designer e consulente creativa con esperienza maturata in Aziende nel settore Moda, Accessori e Arredo. Archivi
Novembre 2024
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